Sempre più vicino il traguardo della guaribilità totale per il tumore al seno: grazie alla diagnosi precoce e alle sempre maggiori opzioni terapeutiche, sarà probabilmente il primo cancro totalmente guaribile nel prossimo futuro: già negli ultimi tre decenni la guaribilità per questa neoplasia è aumentata raggiungendo l’80% delle donne.
Mentre sono in preparazione da parte della commissione oncologica nazionale nuove linee guida per gli screening alle donne. Il messaggio di speranza viene da un gruppo di oncologi romani che individuano nella creazione di centri specializzati (breast unit) l’ulteriore progresso nella diminuzione della mortalità.
Si tratta, hanno spiegato i chirurghi oncologi Carlo Vitelli e Lucio Fortunato dell’ospedale San Giovanni di Roma di equipe multidisciplinari formate dall’anestesista, dal radiologo, dal chirurgo, dall’oncologo, dallo psicologo in grado di lavorare insieme e parlare lo stesso linguaggio per trattare al meglio ogni paziente secondo le migliori procedure di efficacia scientifica.
Secondo Francesco Cognetti, oncologo dell’Istituto Regina Elena di Roma sono circa 38.000 le nuove diagnosi l’anno di tumore al seno fra 0 e 84 anni e 8505 decessi. Nel nostro paese attualmente vivono 415.910 donne che hanno ricevuto nella loro vita una diagnosi di carcinoma mammario e per loro è importante affidarsi a centri specializzati.
Recenti studi dimostrano infatti che donne operate da un chirurgo oncologo specializzato hanno chance di sopravvivere a nove anni dalla diagnosi del 10-15% in più rispetto a pazienti operate dal chirurgo generale e che la specializzazione del medico può fare più di tante terapie. “Nessun altro tumore solido ha visto uno sviluppo nella diagnostica e nella terapia come il cancro della mammella negli ultimi 20 anni – ha ribadito Fortunato – ed anche grazie ai programmi di screening c’é stato un aumento enorme della diagnosi precoce, per cui adesso la maggior parte dei tumori che vediamo è grande poco più di un centimetro mentre prima erano di 2-3 cm; e soprattutto sta raddoppiando il numero di ‘precancri’ della mammella (microcalcificazioni) guaribili praticamente al 100%”.
In più, ha sottolineato l’esperto, adesso abbiamo decine di possibilità di intervento terapeutico (in 50 anni le opzioni terapeutiche per il cancro al seno si sono moltiplicate, passando da due nel 1950, con possibilità di guarigione che non superavano il 20%, alle circa tredici attualmente disponibili) e tutto questo amplifica le chance di guarigione. Il segreto del successo nella lotta a questa malattia, ha spiegato Fortunato, è dunque lavorare in equipe altamente specializzate e aggiornati sulle cure migliori. “Il futuro – ha concluso Fortunato – è rappresentato dalle ‘breast unit’: squadre di specialisti, presenti nei maggiori ospedali, che assicurino su tutto il territorio un’assistenza ottimale”.
Da: News Sanità di Weber Shandwich , 04/11/2008